Museo della Specola, sala meridiana. Sulla sinistra il grande semicircolo murale realizzato da Domenico Lusverg. Con questo strumento il primo direttore della Specola, Eustachio Manfredi, misurò uno spostamento delle "stelle fisse" cui diede il nome, tuttora utilizzato, di aberrazione. Cortesia SMA, foto di Marco Ravenna
Marcella Brusa è docente del corso di Storia dell’Astronomia, della laurea triennale in Astronomia, che si prefigge di ripercorrere le tappe principali dello sviluppo dell'Astronomia come scienza dall’età megalitica fino alla misura della distanza della nebulosa di Andromeda, operata da Hubble nel 1923, che provò definitivamente l'esistenza di galassie esterne alla nostra. Il corso si chiude con qualche accenno di storia della cosmologia e le prospettive future aperte dalle nuove scoperte del XX e XXI secolo che hanno già fatto la storia di questa disciplina.
Strettamente legata alla prospettiva storica di studio dell’Astronomia è l’attività di M. Brusa come responsabile scientifico del "Museo della Specola” del Sistema Museale di Ateneo (SMA). Nel cuore di Bologna, ospitato ospitato nei locali della Torre della Specola eretta su Palazzo Poggi, che nel XVIII e nel XIX secolo erano principalmente dedicati all'osservazione astronomica, il Museo della Specola custodisce un patrimonio straordinario di strumenti scientifici che raccontano l’evoluzione dell’osservazione e conoscenza del cielo e della terra dal XIII al XX secolo, e rappresenta un legame tangibile tra passato e futuro, e un patrimonio da preservare, non solo per ciò che racconta, ma anche per l’ispirazione che può offrire a chi lo visita.Nel corso del 2025 si concluderà un sostanziale riallestimento delle sale espositive del Museo, finanziato in gran parte dal progetto PNRR CTA+ . Il riallestimento è mirato soprattutto a valorizzare la figura dell'astronomo Guido Horn D’Arturo, insigne docente dell’Alma Mater, vittima delle leggi razziali, mettendo in risalto l’impatto del geniale lavoro di Horn sull’astrofisica moderna e contemporanea e illustrando alcune applicazioni attuali della tecnologia pioneristicamente ideata da Horn, che oggi ha ricadute ben oltre il campo specifico dei suoi studi, come per esempio il JWST
Come responsabile scientifico del "Museo della Specola" M. Brusa si occupa della valorizzazione del patrimonio storico e strumentale e ha partecipato attivamente alle attività di riallestimento (insieme ai colleghi Prof. Cristian Vignali e Prof. Andrea Cimatti, e alla prof. Paola Focardi).
Il settore di astrofisica del DIFA è anche il principale organizzatore (coordinato da A. Mucciarelli in collaborazione con INAF-OAS e SMA), delle conferenze pubbliche "Conferenze alla Specola" su argomenti di interesse nel quadro generale di Astronomia e Astrofisica. Si tratta di eventi mensili regolari di sensibilizzazione, in corso dal 2001, e molto ben accolti dalla comunità (presenza media di circa 60 persone).
Alessio Mucciarelli e Marcella Brusa sono anche attivi nel contesto delle numerose attività di sensibilizzazione volte a far conoscere meglio l'astronomia e l'astrofisica al vasto pubblico, e più in generale della comunicazione della Scienza, attraverso scuole e iniziative di Public engagement.