ET a Bologna
ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), è un progetto finanziato con 50 milioni di euro dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con due obiettivi principali: realizzare uno studio di fattibilità e di caratterizzazione del sito di Sos Enattos e realizzare o potenziare presso le sedi dell’INFN, le università e gli enti di ricerca che partecipano a ET, una rete nazionale di laboratori di R&S per lo studio delle tecnologie abilitanti del futuro interferometro, in particolare i sistemi di filtraggio sismico e di controllo a bassa frequenza per la sospensione delle ottiche, gli apparati criogenici a basso rumore per l’abbattimento del rumore termico nelle ottiche, nuove tecnologie nel campo della fotonica, dell’ottica e dell’elettronica, e infine nuovi materiali per realizzare gli specchi di Einstein Telescope. In questo ambito a Bologna si è creata la Bologna ET Integrated Facility (BETIF). BETIF integra le risorse per la sincronizzazione temporale, l'elaborazione dei dati e il calcolo, realizzando un prototipo di un punto di accesso per testare e convalidare le tecnologie del telescopio ET. Nell'ambito dell'Observational Science Board (OSB), si è avviata una revisione delle principali figure di merito dei telescopi per neutrini e delle opportunità di rivelazione in corrispondenza degli allarmi GW. Ulteriori attività sono state svolte nell'OSB - Div 1 (fisica fondamentale) e OSB Div 2 (cosmologia) dal gruppo teorico dell'INFN-Bologna.