ET

Einstein Telescope

L'Einstein Telescope (ET) è un'infrastruttura sotterranea proposta per ospitare un osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione. Si basa sul successo degli attuali rivelatori laser-interferometrici di seconda generazione Advanced Virgo e Advanced LIGO, le cui osservazioni rivoluzionarie di fusioni di buchi neri (BH) e stelle di neutroni hanno dato inizio all'astrofisica con le onde gravitazionali.  Lo  Einstein Telescope raggiungerà una sensibilità superiore aumentando le dimensioni dell'interferometro dai 3 km di lunghezza del braccio del rivelatore Virgo a oltre 10 km e implementando una serie di nuove tecnologie. Queste includono un nuovo sistema criogenico, nuove tecnologie quantistiche per ridurre le fluttuazioni della luce e una serie di misure infrastrutturali e di mitigazione attiva del rumore per ridurre le perturbazioni ambientali. L’obiettivo è la rivelazione di circa 100000 sistemi binari di stelle a neutroni per anno.

Attualmente sono in discussione nella comunità la possibilità di realizzare l’interferometro con una configurazione a triangolo in un sito unico, oppure due interferometri a doppia L in due siti distinti. I siti in fase di caratterizzazione sono tre e includono Sos Enattos, Sardegna , IT. La decisione dovrebbe essere presa entro il 2026.

ET a Bologna

ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), è un progetto finanziato con 50 milioni di euro dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con due obiettivi principali: realizzare uno studio di fattibilità e di caratterizzazione del sito di Sos Enattos e realizzare o potenziare presso le sedi dell’INFN, le università e gli enti di ricerca che partecipano a ET, una rete nazionale di laboratori di R&S per lo studio delle tecnologie abilitanti del futuro interferometro, in particolare i sistemi di filtraggio sismico e di controllo a bassa frequenza per la sospensione delle ottiche, gli apparati criogenici a basso rumore per l’abbattimento del rumore termico nelle ottiche, nuove tecnologie nel campo della fotonica, dell’ottica e dell’elettronica, e infine nuovi materiali per realizzare gli specchi di Einstein Telescope. In questo ambito a Bologna si è creata la Bologna ET Integrated Facility (BETIF). BETIF integra le risorse per la sincronizzazione temporale, l'elaborazione dei dati e il calcolo, realizzando un prototipo di un punto di accesso per testare e convalidare le tecnologie del telescopio ET. Nell'ambito dell'Observational Science Board (OSB), si è avviata una revisione delle principali figure di merito dei telescopi per neutrini e delle opportunità di rivelazione in corrispondenza degli allarmi GW. Ulteriori attività sono state svolte nell'OSB - Div 1 (fisica fondamentale) e OSB Div 2 (cosmologia) dal gruppo teorico dell'INFN-Bologna.