Alla ricerca della vita nell'Universo

Contatto di riferimento: Divulgazione OABO

Partecipanti: Roberto Orosei: INAF - Istituto di Radioastronomia di Bologna

La vita, ed in particolare la vita intelligente, è un fenomeno unico o ci sono altri luoghi, altri modi in cui essa può svilupparsi e prosperare? L'uomo si è posto questa domanda sin da quando ha cominciato a riflettere sulla natura dell'Universo e sul proprio posto in esso, ma la ricerca di una risposta è stata resa possibile solo negli ultimi decenni grazie al progresso scientifico e tecnologico.

Nonostante la difficoltà di giungere a definire in maniera rigorosa cosa sia la vita, vi è un largo consenso su quali siano le caratteristiche chimiche e fisiche fondamentali di un ambiente per poterla ospitare. Questo insieme di requisiti, chiamato abitabilità, permette di valutare se su un pianeta diverso dalla Terra sia possibile l'emergere ed il perpetuarsi di una vita simile a quella terrestre. L'esplorazione di Marte ha rivelato come miliardi di anni fa il suo clima fosse molto più caldo, con la presenza di laghi e fiumi, per poi entrare in una fase glaciale ed infine divenire arido, ma vi sono altri luoghi nel Sistema Solare, a prima vista insospettabili, che potrebbero essere abitabili: le lune ghiacciate di Giove e Saturno, in particolare Europa, Titano ed Encelado, sono sottoposte a colossali forze mareali che ne deformano costantemente la struttura, con il risultato di generare un calore capace di mantenere liquido un oceano sotterraneo sovrastato da decine di chilometri di crosta ghiacciata.

La ricerca sistematica di pianeti intorno ad altre stelle ha prodotto ormai migliaia di risultati, con centinaia di nuove scoperte annunciate ogni pochi mesi. Di questi, alcune decine sembrano possedere le caratteristiche di temperatura, composizione e massa che li rendono potenzialmente abitabili, ma le misure da terra non sono ancora in grado di rivelare indicatori della presenza di vita.

Continua poi la ricerca di segnali prodotti da intelligenze extraterrestri, ma la probabilità di successo degli sforzi compiuti finora, confrontata alla vastità del compito, è stata paragonata al riuscire a catturare un pesce negli oceani terrestri raccogliendo un solo bicchiere d'acqua.

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