Un ponte tra la regolazione interna della chimica dei carbonati e la calcificazione in coralli che crescono vicino ad emissioni di CO2 nel Mediterraneo
I metodi della composizione isotopica del Boro e del rapporto B/Ca mostrano un aumento della sovra-regolazione del pH e la costanza del tasso di calcificazione per unità di area all’aumentare dell'acidificazione dell'acqua di mare. Questo può spiegare perché la porosità dello scheletro aumenti, contribuendo a ridurre la densità di popolazione.
L’aumento della concentrazione atmosferica di CO2 è responsabile dell’aumento dell’acidità degli oceani, minacciando così le specie marine che generano ed accumulano strutture di carbonato di calcio, come i coralli. Il bacino mediterraneo rappresenta un laboratorio naturale per lo studio del cambiamento climatico e dei suoi effetti. Abbiamo studiato la potenziale acclimazione di coralli che vivono lungo un gradiente di pH causato da emissioni di CO2 presso l’isola di Panarea, che costituisce un modello sperimentale per simulare scenari a lungo termine.
Abbiamo usato i metodi della composizione isotopica del boro e del rapporto B/Ca nello scheletro per stimare il pH del fluido calcificante (pHcf) e la chimica dei carbonati di un corallo mediterraneo (Balanophyllia europaea) che cresce naturalmente lungo un gradiente di pH. Il tasso di gross calcification (GCR) ed il valore di pHcf stimati dalla composizione isotopica dello scheletro non variavano lungo il gradiente, mostrando la capacità di aumentare la sovra-regolazione del pH all’aumentare della acidificazione.
La costanza di GCR appariva in contrasto con la diminuzione del tasso di net calcification osservato in uno studio precedente sugli stessi campioni, lungo lo stesso gradiente. Questo era facilmente spiegabile osservando che il confronto andava fatto con il cosiddetto tasso di micro-net calcification (micro-NCR) dello scheletro, calcolato escludendo il volume degli spazi porosi entro la struttura del corallo, non il bulk-NCR, che considera anche i vuoti.
Ma rimaneva aperto un più importante quesito: perché nel lavoro precedente si era osservato un aumento della porosità dello scheletro con l’aumento dell’acidità? Era stato ipotizzato che il processo di bio-mineralizzazione producesse uguali “building blocks”, i componenti fondamentali della struttura dello scheletro, ma in minor numero. La sovra-regolazione del pH osservata in questo studio fornisce un contributo sostanziale per risolvere il quesito. Infatti, qui si spiega che la B. europaea produce meno building blocks poiché parte della sua energia è usata per mantenere l’elevato pH del fluido calcificante all’aumentare dell’acidità. Comunque, l’abilità dei coralli nel mantenere elevato pHcf rispetto all’ambiente marino può non essere sempre sufficiente per contrastare il declino delle popolazioni coralline negli scenari che prevedono un aumento dell’acidità degli oceani.