Contatto di riferimento: Laura Basiricò
Partecipanti: Marco Calizzi
Nella ricerca della sostenibilità energetica, il “ciclo dell'idrogeno” sembra essere il candidato migliore per renderci indipendenti dai combustibili fossili. La ricerca e l'industria stanno investendo sempre più risorse nel progresso delle tecnologie che dovranno realizzare questo ciclo. Un punto chiave per la chiusuradel ciclo senza ancora una soluzione ottimale è lo stoccaggio d'idrogeno (H).
L’utilizzo di idruri metallici per l’immagazzinamento di H allo stato solido è largamente studiato e fra questi uno dei più interessanti è l’idruro di magnesio (MgH2) per la sua elevata capacità sia gravimetrica, sia volumetrica. Tuttavia, MgH2 è un composto troppo stabile per desorbire H a temperature e pressioni ambientali e le lente cinetiche di assorbimento o desorbimento di H ne impediscono l’uso in applicazioni pratiche.
Nel lavoro presentato si studia come l'aggiunta di un catalizzatore come il titanio (Ti),
la nanostruttura o strutture di nanoparticelle core-shell modificano le proprietà di stoccaggio dell’MgH2 quali capacità, stabilità, ciclabilità, cinetica e termodinamica
della trasformazione metallo-idruro.
I campioni, sintetizzati con la tecnica della condensazione in gas inerte (IGC), sono stati caratterizzati dal punto di vista morfologico e strutturale con SEM, TEM, XRD ed EDX. Le proprietà di stoccaggio di idrogeno sono state studiate con la tecnica in situ XRD presso il sincrotrone Max-Lab di Lund, Svezia e un banco Sievert.